Smakieh, un piccolo villaggio cristiano situato a circa 120 km a sud di Amman e a nord-est di Karak, ospita una delle più grandi parrocchie latine della regione meridionale del Regno Hashemita. La parrocchia latina è stata istituita ufficialmente nel 1909, in seguito a diverse visite di padre Jean Morétain, che nel 1876 aveva incontrato per la prima volta la tribù degli Hijazin sulle pendici del monte Shihan, vicino a Smakieh. Nel corso del tempo la parrocchia si è ampliata, con l'apertura di una scuola parrocchiale nel 1912 e di un asilo nel 2001.
Attività pastorali:
- Gruppi giovanili (per tutte le fasce d'età: bambini, scuola media, liceo, università e adulti lavoratori)
- Servitori d'altare
- Coro
- Fraternità mariana
La storia
L'area era originariamente controllata dalle tribù beduine, con conseguenti dispute di proprietà tra i clan. Nel 1909, il terreno fu donato alla comunità cristiana dallo sceicco Mohammad Quadri Majali, capo della famiglia musulmana Majali, in riconoscimento del loro forte rapporto di collaborazione.
Gruppo di parrocchiani, 1933
Il villaggio di Smakieh oggi:
Smakieh ospita le tribù Hijazin e Akasha, che vivono in armonia con la comunità cristiana locale. Il villaggio ha due chiese: La chiesa latina di San Michele e Chiesa greco-melchita di San Giorgio. La popolazione di Samakiyah è di circa 3.200 persone, composta da circa 380 famiglie, tra cui 218 famiglie latine. Padre Khaled Gammoh è l'attuale parroco e si prende cura dei parrocchiani con l'aiuto delle Suore del Rosario, del diacono permanente Za'al Hijazin e dei leader di vari gruppi pastorali.