In un'atmosfera piena di dolore, ma al tempo stesso colma di fede e speranza, Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemmedei latini, ha presieduto una Santa Messa per il riposo dell'anima di Papa Francesco mercoledì 23 aprile 2025, presso la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
La Messa è stata concelebrata dal cardinale Mykola Bychok, C.SS.R., Vescovo eparchiale dei Santi Pietro e Paolo di Melbourne degli Ucraini (Australia), P. Francesco Patton, OFM, Custode di Terra Santa, l'Arcivescovo Adolfo Tito Yllana, Delegato Apostolico, Mons. William Shomali, Vicario Generale Patriarcale, e Mons. Rafiq Nahra, Vicario Patriarcale per la Galilea, insieme a un gran numero di vescovi e sacerdoti di varie Chiese di Terra Santa.
I fedeli si sono riuniti nella Chiesa del Santo Sepolcro, elevando le loro preghiere e i loro cuori a Dio Padre, in segno di gratitudine e lode per la vita e il servizio del Santo Padre, Papa Francesco, che durante i suoi dodici anni di pontificato ha incarnato il cuore umile e amorevole di Cristo per l'umanità. Ha lasciato alla Chiesa una preziosa eredità spirituale per accompagnarla nel suo cammino terreno verso il cielo. Tutti hanno pregato per il riposo del defunto Papa, affinché possa dimorare tra i giusti ed essere abbracciato dall'infinita misericordia del Padre celeste.
Nell'omelia, don Francesco Patton ha espresso il profondo dolore della Chiesa per la scomparsa di Papa Francesco, affermando al contempo la speranza cristiana che scaturisce dalla Risurrezione di Cristo. Ha ricordato come Papa Francesco chiedesse costantemente alle persone di pregare per lui, a testimonianza della sua umiltà e semplicità, che ha lasciato un'impressione duratura in molti cuori.
Padre Patton ha sottolineato la vicinanza di Papa Francesco alle sofferenze della popolazione della Terra Santa, in particolare a Gaza, dove ha ripetutamente chiesto un cessate il fuoco e aiuti umanitari. Nel suo ultimo messaggio pasquale, Urbi et Orbi, il Papa ha dichiarato: “Faccio appello alle parti in guerra: Chiedete un cessate il fuoco, liberate gli ostaggi e venite in aiuto del popolo affamato che aspira a un futuro di pace!”.
Padre Patton ha concluso la sua omelia invitando tutti a seguire l'esempio di Papa Francesco in una vita di misericordia e di speranza, affermando che l'immagine della tomba vuota è un simbolo della vittoria della vita sulla morte e che il messaggio del Papa rimarrà vivo nel cuore dei fedeli.
Molti partecipanti hanno espresso il loro profondo amore per Papa Francesco e il profondo impatto che ha avuto sulle loro vite, soprattutto tra i giovani. Per molti è stato un padre spirituale che ha compreso le loro difficoltà e ha aperto porte di speranza e rinnovamento, in particolare attraverso il Giubileo della speranza. Un partecipante ha condiviso: “Sono diventato una persona migliore grazie ai suoi insegnamenti; ci ha insegnato la saggezza, l'umiltà e l'amore”. Altri hanno ricordato i suoi gesti toccanti verso i vulnerabili e gli emarginati, come il momento in cui abbracciò un bambino con bisogni speciali, vedendo in questi atti l'incarnazione del suo spirito misericordioso che vivrà nei loro cuori. Una persona in lutto lo ha riassunto con tenerezza: “Ti vogliamo bene, ti benediciamo e ti ringraziamo per la tua bella vita donata alla Chiesa”.
Nella Chiesa del Santo Sepolcro, davanti alla Tomba vuota di Cristo, la Chiesa di Gerusalemme ha espresso la sua fedeltà e il suo profondo apprezzamento per il cammino spirituale e pastorale di Papa Francesco: una vita segnata dal servizio, dalla generosità e dalla difesa della dignità umana.