Scritto da: Raya Al-hijazin; Foto di: Osama Tobasi
Scritto da: Raya Al-hijazin; Foto di: Osama Tobasi
GIORDANIA - Venerdì 2 febbraio 2023, in occasione della festa del patrono dei giovani, San Giovanni Bosco, il Segretariato generale della gioventù cristiana in Giordania ha organizzato un incontro celebrativo per i giovani universitari e lavoratori, intitolato "Messaggeri di luce e di pace".
All'inizio della giornata hanno celebrato la Messa, presieduta da don Wajdi Twal, guida spirituale dei giovani. Nella sua omelia, commosso dal Divino Sacrificio del Signore, ha parlato dell'importanza del ruolo di ciascuno nel fare la differenza nella vita di chi lo circonda, per realizzare il sogno di San Giovanni Bosco, che è sempre presente con i giovani, accompagnandoli nelle loro sofferenze e nei loro dolori in mezzo ai problemi di questa vita. Egli diceva: "Il ruolo della gioventù cristiana nel nostro mondo è quello di far risplendere la propria luce, realizzando la propria vocazione, così come la propria missione, e conquistando il mondo con l'amore di Dio". Durante la Messa sono stati nominati i nuovi membri del Segretariato generale che assumeranno la responsabilità di gestire le attività dei giovani nel 2024. Hanno fatto una dichiarazione pubblica e hanno promesso di servire i giovani con integrità e onestà, al meglio delle loro capacità.
Poi, Alaa Abu Khader e Hala Syriani hanno presentato i diversi gruppi giovanili dalle diversi parocchie che hanno partecipato all'incontro e li hanno accolti in mezzo a loro, seguiti dall'accensione della candela, per ricordare Gesù Cristo, fonte della luce dei giovani. In seguito, il gruppo giovanile della parrocchia di Zarqa Nord ha recitato una scenetta che mostrava il conflitto nel mondo di oggi tra le guerre e la ricerca della pace. Alla fine dello sketch, la pace ha vinto e i giovani hanno pregato chiedendo che la pace prevalga in tutto il mondo. È stato poi presentato l'inno annuale dello slogan, scritto dal ilmresponsabile generaale JEC Ibrahim Muslim, responsabile del della fascia universitaria delmJEC . Daoud e dalla JEC Band, composta da Ibrahim Nawwas, che ha anche eseguito l'inno insieme a Hala Asfour. Il responsabile generale ha anche annunciato il piano annuale per i giovani per l'anno 2024, sottolineando il ruolo dei giovani nella vita della Chiesa, della società e del loro Paese e incoraggiandoli a essere membri attivi e artefici del cambiamento.
Le parole della nostra testimonianza hanno un potere che dà speranza a chi le ascolta. Così, la signora Farah Samawi, ex responsabile generale del 2007, del gruppo giovanile della parrocchia di Swefieh (gruppo giovanile della Vergine di Nazareth), ha condiviso la sua esperienza di vita, per incoraggiare i giovani partecipanti a scoprire le proprie passioni e capacità e a non sottovalutarsi. Poi, il signor Bashar Haddad, del gruppo giovanile di San Giorgio Martire (parrocchia di Irbid), che è un membro della squadra nazionale giordana di taekwondo e che ha partecipato a diversi campionati arabi e stranieri, ha condiviso la sua testimonianza indicando la sua carriera sportiva, i punti di svolta nella sua vita e i risultati ottenuti grazie alla grazia di Dio. Ha incoraggiato i giovani a dipendere sempre da Dio, fonte di ogni grazia e forza, a non arrendersi mai e a cercare sempre le opportunità che a loro volta realizzano i sogni. Infine, tutti i gruppi giovanili, insieme a don Wajdi Twal, hanno cantato canzoni spirituali sulla vita di San Don Bosco e hanno approfondito il cammino verso la santità.
Grazie all'amore dei giovani per la loro nazione e a sostegno della nazionale di calcio giordana, hanno assistito insieme alla partita dei quarti di finale della Coppa d'Asia AFS, in un'atmosfera di entusiasmo e gioia.
Che i nostri giovani continuino a essere la luce e il sale della terra!