ROMA – Tra il 17 e il 20 febbraio si è svolta la 70° Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale delle Regioni Arabe presso l’Istituto Maria S.S. Bambina di Roma. Tra i temi discussi dai vescovi delle regioni arabe, guidati dal pro-presidente mons. Pierbattista Pizzaballa, ci sono stati il documento “Fratellanza umana”, l’Esortazione “Querida Amazonia”, la proposta di una GMG delle regioni arabe e l’approvazione dell’aggiornamento dei testi liturgici di lingua araba.
L’incontro si è aperto il pomeriggio di lunedì 17 con un positivo momento di condivisione, in cui ciascuno dei 13 membri ha offerto una panoramica sulla situazione sociale e pastorale del proprio paese e della propria diocesi.
L’indomani mattina, i vescovi della CELRA hanno iniziato la giornata celebrando la Messa presieduta dal Santo Padre Francesco a Santa Marta, al termine della quale ciascuno ha potuto salutare il Pontefice e scambiare qualche parola con lui.
In apertura dei lavori si è trattato il contenuto della recente Esortazione Apostolica postsinodale “Querida Amazonia” di papa Francesco, e dei quattro sogni che egli ha espresso in questo documento[i]. La sessione è stata presieduta dal Card. Micheal Czerny, sottosegretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Il tema successivo all’ordine del giorno, presentato da mons. Pierbattista Pizzaballa, è stato l’analisi delle linee guida per la concreta applicazione del Motu proprio Vos estis lux mundi, che contiene le norme procedurali per combattere il fenomeno degli abusi nella Chiesa.
Nel pomeriggio, il Cardinal Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e curatore dell’intervento, ha esposto ai presenti il carattere rivoluzionario del Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune, entrato nella sua delicata fase di ricezione. Tale documento fu firmato da papa Francesco e dal Grande imam di al-Azhar , Muḥammad Aḥmad al-Tayyib, un anno fa, nell’ambito della visita apostolica di Sua Santità negli Emirati Arabi. Poiché tale documento aspira ad avere una portata universale, la sua accoglienza influenzerà le future relazioni sociali, politiche e religiose a livello globale.
Mercoledì gli argomenti all’ordine del giorno hanno assunto un carattere più locale, trattando questioni che riguardano specificamente il Medioriente. Nella prima parte della giornata si è infatti discussa l’opportunità di dare vita ad una Giornata Mondiale della Gioventù che coinvolga i giovani delle sole regioni arabe, sì da favorire una loro partecipazione più massiccia secondo criteri di prossimità. Si è proposta la Giordania come paese ospitante i giovani cristiani del Medioriente, per l’ incontro che si chiamerà GMGRA (Giornata mondiale della Gioventù delle Regioni Arabe).
Dopo il pranzo è stato invece richiesto ai vescovi un ulteriore parere sugli aggiornamenti linguistici dei testi liturgici di lingua araba.
Di seguito, il Card. Beniamino Stella e S.E. Josè Rodriguez Carballo hanno affrontato il rapporto, talvolta molto delicato, tra Ordinario del luogo, sacerdoti diocesani e religiosi, concludendo che esso debba ispirarsi a principi di mutuo rispetto, laddove il vescovo è chiamato ad accettare ed accogliere le comunità religiose mentre queste ultime sono tenute a collaborare lealmente con il proprio vescovo locale.
In serata i vescovi hanno ricevuto la gradita visita di sei sacerdoti del Patriarcato latino che vivono a Roma per motivi di studio o di lavoro. Tra di loro anche mons. Khaled Akhasheh, impegnato in Vaticano presso il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e il neo laureato don Humam Khzouz.
Mons. Pizzaballa ha dovuto poi lasciare i lavori dell’assemblea per recarsi a Bari e partecipare all’incontro Mediterraneo frontiere di Pace.
Il giorno seguente, Sua Eminenza il Card. Lorenzo Baldisseri, ha trattato l’argomento della “Sinodalità nella prassi della Chiesa”, esortando a superare ogni forma di individualismo e di autoritarismo clericale in favore di una più intima ed efficace collaborazione ad ogni livello, dalla parrocchia alla diocesi, lavorando così “da Chiesa”.
La seconda seduta della mattinata è stata presieduta da S.E. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, che ha fatto il punto sulle dinamiche diplomatiche della Santa Sede nei suoi rapporti con gli altri Stati.
La riunione è terminata nel pomeriggio di giovedì 20, con una serie di discussioni che hanno toccato diversi argomenti: il Congresso Eucaristico Internazionale di Budapest, che si terrà nel settembre di quest’anno; il prossimo Incontro Mondiale Global Compact on Education di Roma; la proposta dell’Episcopato polacco di annoverare San Giovanni Paolo II tra i dottori della Chiesa.
In chiusura, l’appuntamento per il prossimo anno: è stato designato il Libano come futuro paese ospitante la CELRA nel febbraio 2021.
Mons. Camillo Ballin, Vicario Apostolico del Nord Arabia, non ha potuto essere presente per un’indisposizione che speriamo possa risolversi in breve tempo.
Membri della CELRA 2020
P. Elia E. ABD ELMALAK, Amministratore Apostolico del Vicariato di Alessandria d’Egitto
P. Hanna KALDANI, Vicario Patriarcale latino per Israele
P. Rafic NAHRA, Vicario Patriarcale per la comunità cattolica ebreofona e per i migranti e richiedenti asilo
P. Pietro FELET, SCJ, Segretario della CELRA
S.E. Mons. Pierbattista PIZZABALLA, OFM, Amministratore Apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme
S.E. Mons. Paul HINDER, OFM. Cap, Vicario Apostolico Arabia del Sud
S.E. Mons. Giacinto-Boulos MARCUZZO, Vicario Patriarcale latino per Gerusalemme e la Palestina
S.E. Mons. William SHOMALI, Vicario Patriarcale latino per la Giordania
S.E. Mons. Jean B. SLEIMAN, OCD, Arcivescovo di Baghdad
S.E. Mons. Cesar ESSAYAN, OFM. Conv., Vicario Apostolico di Beirut
S.E. Mons. Georges ABOU KHAZEN, OFM, Vicario Apostolico di Aleppo
P. Jerzy KRAJ, OFM, Vicario Patriarcale latino per Cipro
S.E. Mons. Giorgio BERTIN, OFM, Amministratore Apostolico di Mogadiscio
[i] Cfr. pag. 5 del documento “Esortazione Apostolica Postsinodale “Querida Amazonia” del Santo Padre Francesco. “Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa. Sogno un’Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana. Sogno un’Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste. Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici”.