Dal 23 al 25 maggio 2024, i membri della Gioventù Cristiana di Giordania e Palestina hanno partecipato al Congresso Internazionale sulla Pastorale Giovanile dal tema “Per una Pastorale Giovanile Sinodale: Nuovi stili e strategie di leadership", organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita della Città del Vaticano - Roma.
Al congresso hanno partecipato circa 300 persone provenienti da 110 Paesi. Per i giovani della Palestina hanno partecipato p. Louis Salman, cappellano della gioventù palestinese “Patria di Gesù” e Faten Isaied, responsabile del comitato delle medie; per i giovani della Giordania, Nevin Andraos e Lynn Dobaain.
La conferenza ha incluso lezioni e sessioni di discussione su diversi argomenti chiave essenziali per la pastorale giovanile, condotte da esperti del settore. Queste sessioni si sono basate sull'Esortazione apostolica post-sinodale pubblicata nel 2018, “Christus Vivit”, da Sua Santità Papa Francesco ai giovani. È stata anche fatta una revisione dei preparativi per la Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà in Corea del Sud nel 2027.
Faten, dalla Palestina, ha condiviso una testimonianza della sua partecipazione: "Una delle discussioni più importanti è stata una conferenza sulla leadership sinodale e sul suo ruolo nel migliorare la partecipazione dei giovani alla vita della Chiesa. Questo crea uno spazio per i giovani per esprimere le loro idee e i loro interessi. È stata inoltre evidenziata la necessità di sviluppare il potenziale dei giovani e di consentire la loro collaborazione con il clero: Un invito a promuovere uno spirito collettivo per raggiungere obiettivi comuni".
Nevin, dalla Giordania, ha anche sottolineato che questa opportunità aiuta a collegare i giovani cristiani di tutto il mondo e crea nuovi percorsi di azione e sviluppo: “Siamo parte di una grande unità di giovani cristiani, uniti dallo stesso obiettivo: fornire assistenza cristiana al maggior numero di giovani nei nostri dintorni”. Una delle conferenze ha sottolineato l'importanza della speranza nella nostra fede cristiana per aiutarci ad affrontare le difficoltà che possono sorgere durante il nostro servizio". Ha anche espresso la sua gratitudine per aver incontrato Sua Santità Papa Francesco e per il suo sincero interesse per i giovani.
La partecipazione dei giovani di Terra Santa a questi spazi è di grande importanza per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sfide affrontate dai giovani che vivono lì e sulla necessità di avere una comunità di fratelli e sorelle che aiutino a superare queste difficoltà per diffondere la luce del Vangelo.