Domenica 5 gennaio 2025, mons. William Shomali, vicario generale patriarcale, e mons. Ilario Antoniazzi hanno presieduto la Messa di veglia per l'Epifania del Signore nella chiesa del Santo Redentore a Jenin. Ha concelebrato don Amer Jubran, parroco di Jenin, alla presenza dei fedeli.
All'inizio della mattinata, mons. Shomali ha presieduto la Messa nella chiesa di Nostra Signora della Visitazione a Zababdeh, in occasione dell'anniversario della fondazione del primo gruppo di scout e guide di Zababdeh.
Nella sua omelia ai parrocchiani di Jenin, mons. Shomali ha parlato dei segni che Dio ha dato ai Magi per condurli al neonato di Betlemme, sottolineando che Dio comunica con ogni persona in un modo unico e adatto alla sua comprensione. Ha spiegato che Dio ha parlato ai Magi, che erano abili astrologi, attraverso la stella che rivelava la nascita di un re. Questo li spinse a informare Erode della profezia sulla nascita del re a Betlemme, come predetto dal profeta Michea. Mons. Shomali ha sottolineato tre segni importanti: la stella, il Verbo Santo incarnato e la gioia che i Magi hanno provato quando hanno trovato la strada per il bambino. Ha sottolineato che la gioia, frutto dello Spirito Santo, è un segno della presenza di Dio nella nostra vita, e il bambino - Dio incarnato - rappresenta il segno ultimo della sua vicinanza a noi.
Ha sottolineato che Dio continua a mandarci segni e messaggi, ma la vera domanda è se siamo in grado di riconoscerli, comprenderli e rispondervi. Ha affermato che: "Dio non è lontano da noi. Mentre celebriamo la nascita dell'Emmanuele, 'Dio con noi', ci viene ricordato che Dio ci parla ogni giorno attraverso i segni, ma soprattutto attraverso la luce della sua Parola, che ci guida e ci conduce a Lui, proprio come la stella guidò i Magi".
Al termine della Messa, p. Amer Jubran ha espresso la sua gratitudine ai vescovi per aver fatto il viaggio per venire a pregare con loro in questi tempi difficili, sottolineando come ciò simboleggi il sostegno alla resilienza dei fedeli di Jenin nonostante le sfide prolungate che la regione ha dovuto affrontare. Ha espresso la speranza che il gioioso periodo natalizio e l'arrivo del nuovo anno 2025 possano inaugurare un nuovo capitolo pieno di pace, amore e stabilità.