Il 26 aprile 2025, l'inchiesta diocesana sulla causa di beatificazione e canonizzazione di Suor Maria della Trinità (di nascita Louisa Jaques) è stata ufficialmente aperta da Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei latini.
Per far luce sulle tappe ufficiali di questo processo ecclesiale e sulle procedure in corso da parte del Tribunale Diocesano, la Sig.ra Miral Atik, responsabile dei media del Patriarcato latino di Gerusalemme, ha condotto un'intervista con Mons. Ilario Antoniazzi, delegato del Patriarca nel Tribunale, che sta supervisionando l'inchiesta su Suor Maria della Trinità. Miral Atik, ha intervistato Mons. Ilario Antoniazzi, sulla vita e le virtù di Suor Luisa, morta nel 1942 presso il Monastero delle Clarisse di Gerusalemme.
Perché l'indagine diocesana è stata aperta ora?
Monsignor Ilario ha spiegato che l'apertura del caso non è una decisione improvvisa, ma il risultato di un lungo percorso di preparazione iniziato dopo la morte di suor Maria. Nel corso degli anni, sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli laici hanno contribuito a questo percorso. Richieste di apertura ufficiale della causa sono state ripetutamente presentate da varie regioni, tra cui Gerusalemme, Sudafrica, Svizzera e persino Marocco.
Come è iniziato questo viaggio?
Dopo la morte di suor Maria nel 1942, i frati francescani iniziarono a raccogliere i suoi scritti. Il suo confessore, p. Silvère Van den Broeck, guidò questo sforzo fino alla sua morte nel 1949. Il lavoro fu poi continuato da p. Raphael Bonanno e poi da p. Sabino De Sandoli, che visitarono la Svizzera, delinearono la sua vita cronologicamente e pubblicarono materiali introduttivi, tra cui una preghiera per la sua beatificazione. Nel 1960, un comitato dedicato in Svizzera iniziò a studiare la sua vita e la sua missione. Tra i suoi collaboratori principali c'era P. Alain-Marie Duboin, che ha pubblicato la sua prima biografia nel 1979. Anche diversi vescovi sudafricani sostennero la causa con lettere ufficiali ai patriarchi di Gerusalemme.
Una rara fotografia di Suor Maria della Trinità, scattata pochi mesi prima della sua morte nel 1942
Cosa ha spianato la strada all'indagine ufficiale?
Nel 2013 è arrivata una nuova richiesta dal Sudafrica, accompagnata da un corposo dossier che attesta la fama di santità della Serva di Dio. Gli archivi del monastero rivelano anche una corrispondenza continua e crescente che riflette questa reputazione, sia in termini di volume che di estensione geografica, con richieste esplicite di aprire la Causa. In risposta, le Clarisse di Gerusalemme hanno contattato P. Gianni Califano, Postulatore Generale OFM. Nel 2022, la comunità decise di rispondere formalmente ai numerosi appelli e, nel 2023, divenne il firmatario ufficiale, incaricando il Postulatore di avviare il processo canonico preliminare, che portò all'apertura formale delle sessioni.
Qual è il ruolo del tribunale?
In questa fase, il tribunale si riunisce a Gerusalemme per ascoltare le testimonianze di 21 testimoni, accuratamente selezionati tra le numerose dichiarazioni presentate in base ai criteri stabiliti dal Dicastero per le Cause dei Santi. Finora quattro hanno testimoniato l'impatto spirituale che Suor Maria ha avuto sulla loro vita.
Monsignor Ilario ha sottolineato che i testimoni non si conoscono tra loro e non hanno accesso alle domande in anticipo, assicurando che le loro risposte siano spontanee e sentite, non provate o tratte da fonti scritte. Le interviste seguono un elenco di domande fornite dalla Congregazione di Roma e ogni testimone deve prestare giuramento di riservatezza, sincerità e integrità. Uno degli obiettivi principali del tribunale è quello di discernere la rilevanza del messaggio del Servo di Dio per i nostri tempi.
Mons. Ilario ha osservato che le risposte ricevute finora sono state profondamente toccanti, rivelando l'impatto profondo e tangibile che Suor Maria continua ad avere sulla vita delle persone, nonostante nessuno di loro l'abbia conosciuta personalmente. Ha osservato che: "Non è la sola conoscenza intellettuale a definire la santità, ma la profonda trasformazione che la vita di una persona porta agli altri. Questo è ciò che cerchiamo di trovare nella raccolta di testimonianze".
Riflettendo sul significato di questa fase del processo di beatificazione, ha aggiunto: "La santità nasce dalla testimonianza dei fedeli; la Chiesa semplicemente la riconosce ufficialmente. La gente percepisce la santità come percepisce il calore, senza necessariamente vederne la fonte".
La vita e gli scritti di suor Mary - in particolare la sua opera spirituale Dialoghi interiori - hanno toccato profondamente i cuori e lasciato un'impronta duratura nel cammino di fede di molti. Scritti in obbedienza al suo direttore spirituale, i Dialoghi interiori esplorano temi essenziali come l'amore e la misericordia di Dio, l'unione con Cristo attraverso la sofferenza e l'umiltà, la completa fiducia nella provvidenza divina e la chiamata a una vita nascosta per la salvezza degli altri. Tradotto in più lingue - tra cui francese (l'originale), arabo, inglese, italiano, spagnolo, tedesco, portoghese e polacco - il libro presenta una serie di profondi dialoghi spirituali tra suor Maria e Gesù, che lei riteneva essere grazie rivelate a lei da Cristo, registrate come testimonianza della presenza di Dio nelle profondità dell'anima umana.
Da sinistra a destra: P. Filippo Morlacchi; mons. Ilario Antoniazzi; mons. William Shomali, Vicario Generale, P. Ulise Zarza, OFM, Vice-Postulatore, e Suor Marina Fischer, durante la cerimonia di giuramento, affermando il loro impegno a svolgere le loro responsabilità con integrità e riservatezza.
Come vengono raccolte le testimonianze?
Le sessioni si tengono presso il Patriarcato latino a Gerusalemme. Ogni testimone deve viaggiare dal proprio Paese per testimoniare di persona. Durante la sessione:
- Mons. Ilario Antoniazzi, delegato del Patriarca, conduce le interviste;
- P. Filippo Morlacchi, Promotore di Giustizia, trascrive parola per parola le testimonianze;
- Suor Marina Fischer, notaio, verifica la correttezza del testo;
- La testimonianza viene quindi letta ad alta voce al testimone, che la firma dopo averne confermato il contenuto.
Tutte le testimonianze sono soggette a una stretta riservatezza per salvaguardarne la credibilità.
Esiste un ruolo per l'“avvocato del diavolo”? *Il cosiddetto “avvocato del diavolo” si riferisce a ruoli legali che tradizionalmente contestano la causa sollevando dubbi o obiezioni*
Sebbene questo ruolo non esista formalmente in questa fase, durante le sessioni vengono comunque poste domande precise e probanti per verificare la credibilità delle testimonianze e distinguere la vera santità dalla semplice ammirazione o devozione personale.
Sono coinvolte altre commissioni?
Sì. Oltre al tribunale, l'8 dicembre 2024 è stata istituita una commissione storica per raccogliere ed esaminare i documenti relativi alla vita di Suor Maria. Una commissione teologica del Vaticano sta attualmente esaminando i suoi scritti, con due esperti indipendenti incaricati di valutarne la coerenza con la dottrina cattolica e di garantire che non contengano errori teologici. Lo studio è durato quasi un anno e dovrebbe sfociare in un rapporto dettagliato che valuti il significato spirituale dei suoi testi. Il tribunale rimane in contatto regolare con entrambe le commissioni e con l'autorità competente a Roma per sostenere la preparazione del dossier finale.
Quando sarà dichiarata beata?
Dopo aver raccolto le testimonianze, le relazioni storiche e teologiche, la documentazione completa viene inviata al Dicastero per le Cause dei Santi in Vaticano. Se viene confermato che suor Maria ha praticato virtù eroiche, sarà dichiarata “Venerabile”. Per la beatificazione deve essere riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione, e un altro è necessario per la canonizzazione.
La tomba di Suor Maria della Trinità nel cimitero del convento di Santa Chiara a Gerusalemme, con l'incisione: “Sii il mio piccolo seme piantato nella terra di Gerusalemme, per portare i frutti nella mia Chiesa” (cfr. Colloquio interiore, n. 502)
Conclusione: La Chiesa continua a riconoscere il frutto della grazia
Nell'intervista, il vescovo Ilario ha espresso che: “La Chiesa in Terra Santa non è solo una testimonianza della storia, ma è ancora viva portando il profumo della santità, offrendo nuovi santi alla Chiesa universale”, ha detto Mons. Ilario.
E ha aggiunto: "Le monache contemplative come le Clarisse scelgono una vita di silenzio e di preghiera dietro le mura del monastero, ma il loro cuore rimane presente nel mondo. Nel corso degli anni, abbiamo visto emergere da loro potenti messaggi spirituali, non attraverso le parole, ma attraverso una presenza silenziosa e piena della grazia di Dio".
Mentre la diocesi di Gerusalemme prosegue in questo percorso rigoroso e profondamente spirituale - un percorso che può durare diversi anni - i fedeli sono incoraggiati a esplorare la vita e l'eredità di suor Maria. Grazie al vescovo Salim Sayegh, la maggior parte delle sue opere sono state tradotte in arabo, accompagnate da commenti che ne mettono in luce la profondità spirituale e pratica per la vita cristiana quotidiana.