Sua Eminenza, Beatitudine Cardinale Pierbattista Pizzaballa,
Cari fratelli vescovi e sacerdoti,
miei fratelli nelle Chiese cristiane di Giordania,
Cari figli fedeli e figli della Giordania,
dopo aver ricevuto la richiesta di Sua Santità Papa Francesco di guidare la diocesi dello Stato di Gibuti e di essere l'amministratore apostolico della Chiesa di Mogadiscio in Somalia, io, in spirito di obbedienza al successore di San Pietro e come figlio della Santa Chiesa Cattolica, al cui servizio ho dedicato la mia vita, ho accettato liberamente questa richiesta. Questa nomina è un segno della fiducia di S.S. il Papa nel Patriarcato latino e nel suo clero, che ha sempre dimostrato la sua disponibilità a servire diverse chiese al di fuori dell'ambito geografico del Patriarcato, come è accaduto più volte.
Ringraziando Sua Beatitudine, il Patriarca, per il suo sostegno e la sua assistenza negli ultimi anni, e i sacerdoti e i vescovi del Patriarcato latino per il loro amore, affermo che rimarrò un figlio del Patriarcato latino e della Chiesa di Terra Santa, attraverso i quali è nata la mia vocazione a servire il popolo di Dio.
Amici fedeli della nostra Santa Chiesa e delle sue diverse famiglie ecclesiastiche, vi ringrazio per il vostro amore e la vostra collaborazione, e per avermi sempre fatto sentire uno di voi. Sono stato onorato di servirvi con gioia e amore attraverso i doni e i talenti che Dio mi ha dato, e chiedo a Dio di benedirvi e di far crescere in voi il frutto del buon spirito.
Dopo più di due anni di presenza come Vicario patriarcale in Giordania, Paese che mi sta molto a cuore, ho avuto la conferma - senza ombra di dubbio - che la nostra Chiesa è una sola nei vari luoghi in cui si trova il Patriarcato latino, e che questo Paese unisce il suo popolo in un'unica famiglia armoniosa, sotto la guida di Sua Maestà il Re Abdullah bin Al-
Hussein. Chiedo a Dio di mantenere questo Paese sicuro e prospero e di benedire tutti i suoi abitanti.
Cari fratelli e sorelle,
la mia nuova missione rappresenterà un'ulteriore esperienza e una nuova sfida. Mi imbarco in questo servizio confidando nella grazia di Dio e nelle vostre preghiere, per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Con affetto,
+ Mons. Jamal Daibes