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the Rosary Sisters

TERRA SANTA - Vestono di blu, marrone o bianco... Lavorano negli uffici, nelle scuole, nelle istituzioni, nelle chiese... Portano croci al collo, anelli al dito, velo sul capo... Sono le pietre vive della Chiesa Madre, le anime che lavorano discretamente per far risplendere la Chiesa. Dopo aver incontrato dieci piccole congregazioni femminili in Terra Santa, lpj.org vi invita a visitare le Suore del Rosario.

Due suore del Rosario professano  i loro voti perpetui nella chiesa della loro casa madre, a Gerusalemme

Sarebbe stato veramente grave scrivere una rubrica sulle congregazioni femminili che vivono in Terra Santa senza menzionare le Suore del Rosario.  Fondata a proprio a Gerusalemme nel 1880 da una giovane ragazza  di Gerusalemme, unica congregazione di Terra Santa ad avere membri esclusivamente locali, di lingua araba, e rinomata dai cristiani locali per il loro lavoro pastorale, spirituale, educativo e sociale, ora ha membri in tutto il Medio Oriente, così come in Italia (Roma).

Una fondatrice segreta

La congregazione delle Suore del Rosario prese vita nel 1880. Le prime dieci suore, tutte di Gerusalemme, professarono i voti nella concattedrale del Patriarcato Latino e andarono a vivere in una casa vicina accanto al palazzo dei Cavalieri.  Per anni tutti hanno creduto che fosse stato padre Joseph Tannous, sacerdote diocesano del Patriarcato, a fondare la congregazione; mentre in realtà era Sultanah Maria Ghattas, ora meglio conosciuta come Santa Maria Alfonsina Ghattas – giovane cristiana palestinese  nata a Gerusalemme, già suora della Congregazione di San Giuseppe dell'Apparizione.

"Padre Tannous è stato colui che ha affittato  la nostra casa vicino al Patriarcato. È stato anche il direttore spirituale delle primi suore della congregazione, ed è per questo che  lo  consideriamo il nostro co-fondatore", spiega suor Virginie, una suora del Rosario che vive a Gerusalemme. "In realtà, prima che  Sultanah morisse, nessuno sapeva chi fosse la vera fondatrice".

Sentendosi chiamata da Dio durante la consacrazione di un'altra giovane donna, Sultanah non fu però in grado di rispondergli subito, poiché suo padre, temendo per la sua incolumità, rifiutò di farla andare in Francia per diventare novizia tra le Suore di San Giuseppe.  Alla fine cambiò idea quando si ferì in un incendio e vide la dedizione di sua figlia nei suoi confronti, acconsentì ma a condizione: che lei completasse la sua formazione e professasse i suoi voti qui, in Terra Santa.  Più tardi, quando le donne cristiane locali cominciarono a chiedere la creazione di una congregazione locale, Sultanah ebbe una visione di Maria che le chiedeva di fondare "qui in Terra Santa, dove io e mio figlio avevamo le nostre gioie, i nostri dolori e i nostri momenti di gloria, una congregazione del Santo Rosario".

La chiesa ottagonale della Casa Madre delle Suore del Rosario

Non sapendo da dove cominciare, Sultanah ricevette un'altra visione di Padre Joseph Tannous con un'aureola sopra la testa, e si rivolse a lui per chiedere aiuto – il che lo portò ad assumere il ruolo sopra descritto. "Solo sul letto di morte Sultanah chiese a sua sorella, che divenne anche lei suora della congregazione del Rosario, di cercare il suo diario e di portarlo al Patriarca, per far sapere a tutti la verità su di lei", dice suor Virginie.

Santa Maria Alfonsina è stata canonizzata nel 2015 da Papa Francesco.

La congregazione oggi

"Oggi, noi Suore del Rosario lavoriamo nelle parrocchie del Patriarcato, nelle scuole e in un paio di ospedali. Abbiamo una casa a Ein Karem, che apparteneva alla famiglia della nostra fondatrice, così come due case a Gerusalemme, tra cui una [a Mamilla], ubicata vicino alla casa del fratello di Sultanah".

In effetti, la congregazione delle Suore del Rosario ha ancora rapporti con la famiglia di Santa Maria Alfonsina, i cui membri, che ora vivono in Canada, scrivono loro di tanto in tanto. "Un giorno una sorella malata che era in ospedale è stata riconosciuta da una dottoressa discendente (terza o quarta generazione) della famiglia della fondatrice", continua suor Virginie.

Le Suore del Rosario con Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme

Poiché tutte parlano arabo e provengono dal Medio Oriente, le Suore  del Rosario sono state – e sono tuttora – fondamentali per consentire alla  popolazione della Terra Santa di avere accesso all'istruzione e alla cura pastorale e spirituale.  "A volte sentiamo dire che i Cieli non possono sentirci, che non ci ascoltano. Ma vedo la fondazione della mia congregazione come una risposta del Cielo ai nostri bisogni. Sono molto orgogliosa di essere una Suora del Rosario, perché sono state loro ad andare per prime nei villaggi isolati, dove c'erano molte persone e famiglie povere e bisognose, per educare ragazze e donne e per diffondere la Parola di Dio".

"Lasciare che i nostri cristiani siano radicati nella loro terra e leali alla loro Chiesa"

Sr. Virginie si ferma un attimo.  Dopo aver parlato della sua congregazione, le viene chiesto di parlare di se stessa. La sua storia è semplice; fin dall'inizio, sapeva di voler essere una sorella.

"La mia fede e il mio amore per Cristo sono venuti naturalmente grazie alla mia educazione, alla mia famiglia e all'ambiente in cui sono cresciuta.  E ogni volta che vedevo le sorelle intorno a me, sentivo il desiderio di unirmi a loro".

Un giorno, quando era ancora bambina, un prete chiede a lei e ai suoi compagni di classe cosa aspirano ad essere da grandi. Sentendo la risposta di Sr. Virginie, si offre di portarla in un convento; ma i suoi genitori decidono diversamente. "Mi hanno detto: «Finisci prima il liceo e poi si vedrà» e così ho fatto... E poi sono entrata nella congregazione delle Suore del Rosario".

Dopo aver professato i voti, suor Virginie, la cui prima motivazione è stata "predicare il Vangelo", è diventata insegnante di catechesi nelle scuole del Rosario, a Gerusalemme e ad Amman. In seguito, è diventata docente all'Università di Betlemme e capo dell'ufficio di catechesi del Patriarcato latino di Gerusalemme, per 15 anni.  Ora è la segretaria generale della sua congregazione.

Sr. Virginie con il Comitato Ecumenico per la Catechesi, il 9 novembre 2019

Quando si parla delle motivazioni che la spingono oggi ad essere suora del Rosario, suor Virginie parla dei cristiani locali. "Ho sempre voluto incoraggiare i cristiani a essere radicati nella loro terra e ad essere fedeli alla nostra Chiesa Madre di Gerusalemme. Avere una fede personale, non solo ereditata. Oggi le persone ottengono la loro fede dai loro genitori, ma non è tutto. Alcuni, pur essendo cristiani, non seguono i valori cristiani non seguono nei loro comportamenti e atteggiamenti ciò che Gesù ci ha insegnato.  Così cerco di riaccendere la fiamma della loro fede, e di mantenere vive quelle che già ci sono, in modo che la Terra Santa abbia sempre cristiani che vivono in questo suolo, dove il cristianesimo è nato e si è diffuso in tutto il mondo".

Una rapida panoramica:

  • Nome: Suore del Santissimo Rosario di Gerusalemme (Suore del Rosario)
  • Fondattrice: † Madre Marie-Alphonsine Danil Ghattas
  • Acronimo: --
  • Carisma: educazione, servizio nelle parrocchie, cura degli anziani, delle donne e dei bambini, lavoro nelle scuole e negli ospedali.
  • Spiritualità: basata sulla Vergine Maria, madre di Dio. La spiritualità delle suore del Rosario si declina in "semplicità evangelica", "servizio all'altro", "cooperazione fraterna", "fedeltà nella preghiera" e "sacrificio continuo".
  • Paese di origine: Terra Santa.
  • Localizzazione oggi: Terra Santa, Medio Oriente e Italia.
  • Abito: precedentemente blu e bianco (un'eco dei colori della Vergine Maria), ora è blu scuro con un velo e un rosario. Nel corso degli anni, le suore lo hanno semplificato il loro abito per motivi pratici.
  • Altri informazioni: con Mariam Baouardy, carmelitana palestinese, Sultanah è stata la prima  donna cristiana palestinese ad essere canonizzata dalla Chiesa cattolica.
  • Sito web: http://www.rosary-cong.com/